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GIANMARIA TESTA E LA FUGA DEI VERSI…

Capisco ben poco di scienza.

Non mi preoccupa certo la fuga dei cervelli.

Ciò che temo è la fuga dei versi.

Il rimpianto della poesia.

Di non capirla. Di lasciarla andare.

La stessa poesia che passa attraverso i versi di Gianmaria Testa .

Il suo successo per molto tempo è stato made in Francia, Portogallo,Canada,Olanda, Germania…

Poi ci siamo accorti che era un cantautore-poeta. Uno di quelli che restano.

Uno di quelli che non riempie gli stadi. I teatri bastano e avanzano.

Così lo abbiamo richiamato .

Forse perchè se suonasse il piano e non la chitarra lo scambieremmo per Paolo Conte.

Forse che se leggessimo le sue canzoni le distingueremmo a stento da quelle dei padri del cantautorato.

Così nel 2007  il lavoro “Da questa parte del mare” si aggiudica il premio Tenco, come migliore album dell’anno.

E nel 2009 Testa registra il primo CD live dal titolo “Solo dal vivo”.

Dopodichè continua a fare poesia.

E viaggia per il mondo cantando a voce bassa ed emozionando.

Senza ricercare il successo.

Senza quell’arte dell’ apparire che ai poeti manca .

Fortunatamente…

Ascoltiamo insieme :”Al mercato di porta palazzo “.

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About signor D

Personaggio cult della mitologia greca... Ama banchettare con vacche in perizoma e tette al borotalco bypassando ogni formalità fictionale. Guaritore-saggio. E' un essere multiplo. Un segugio italiano che caccia parole, suoni e piccoli gesti. Conosce personalmente Gesù Cristo ed è tormentato dai dubbi amorosi di Aretino. Il suo guru è "Jack l'uomo della folla".
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