Zozzerie

FEMEN ad Announo

Alcune attiviste di  FEMEN, il gruppo femminista ucraino, hanno appena fatto una piccola esibizione a seno scoperto durante la trasmissione Announo, su La7. Hanno protestato contro la presenza del Papa al Parlamento Europeo, un ospite della trasmissione se ne è andato e la conduttrice Giulia Innocenzi si è detta “orgogliosa” di averle ospitate, mentre alcuni giovani ospiti in studio protestavano.

 

Giulia Innocenzi ha risposto che loro “protestano con il loro corpo perché quando non hai nient’altro, protesti con quello che hai”. C’è tutta una questione controversa sul gruppo FEMEN e molti movimenti femministi sono parecchio critici sull’argomento. Ad esempio, Kitty Green  ha pubblicato un documentario nel 2013 che mostrava che la mente del gruppo femminista fosse un uomo, che le attiviste FEMEN vengono retribuite, spesate e truccate e vengono reclutate come fossero modelle. Infatti, qualcuno fa notare che le attiviste sono tutte belle ragazze dai corpi invidiabili. Il fatto che un movimento femminista che si propone di liberare l’Ucraina dal patriarcato utilizzi solo corpi che il patriarcato approverebbe è effettivamente controverso.

Nello specifico, quest’oggi le attiviste del FEMEN hanno mostrato i loro seni su La7, hanno usato il loro corpo e poi hanno parlato. Perché non hanno fatto semplicemente una puntata sul femminismo e le hanno invitate a parlare? Sia chiaro, anche a noi piacciono tantissimo le tette, ma qual è il beneficio che il femminismo ha ricevuto da questa esibizione? Il femminismo non sapremmo, ma probabilmente Announo sarà una trasmissione di cui si parlerà parecchio domani e il video di quei seni verrà cliccato tantissime volte, aumentando così la visibilità del programma. Dell’esibizione dei seni, non del femminismo, libertà del corpo o ingerenze del Vaticano. Insomma, seni fini a sé stessi in un programma televisivo. Tutto ciò mi ricorda qualcosa

Tagged , , , ,

About Musik

Conosco a memoria "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma che non avete mai osato chiedere". Il libro, non il film. L'ho letto a 15 anni. Me l'aveva regalato mio padre. Sono cose che lasciano il segno.
View all posts by Musik →

Lascia un commento