Dear MICky …
Rispondo alla Sua , “mi piacerebbe vederla scrivere sul testo, e la musica se lo ritiene, di “Basta così” Negramaro/Elisa (…)” , con piacere. Se Lei ricorda bene la prima volta che Elisa Toffoli , più conosciuta come “ELISA” e Giuliano Sangiorgi , in arte “IO NEGRAMARO” duettarono insieme, la richiesta del cantante salentino fu questa : “TI VORREI SOLLEVARE”. Mi sembra ovvio che l’opera successiva “BASTA COSI'” sia il sequel di questa telenovela che francamente comincia a darmi sui nervi. Sulle voci e sulla musica nulla da obiettare a parte quel discutibile falsetto del Giulianone che cozza notevolmente con le sue eroiche-erotiche avance. Il testo invece imbarazza tanto è sincero, diretto, aperto, schietto, netto, indubitabile, perspicuo e inequivocabile (ho finito i sinonimi !) Riporto alcune frasi: “tanto basta così” (Giuliano pensa ad alta voce e prova a consolarsi); “duri un solo istante” ( Elisa non si contiene e sbotta); “fermiamoci qui (…) che ce ne importa a noi “ ( Giuliano dialoga col suo pipino utilizzando l’inconfondibile timbro di Pasquale Zagaria, in arte Lino Banfi); ” a pugni contro il muro” (Elisa non si da pace e comincia a dubitare anche del suo sex appeal); ” e tu baciami qui” ( il Giulianone ritorna alla carica e la stimola alla stimolazione stimolante); “portami dove non c’è nessuno” ( la solita casta e piccola Elisa che non vuol fare le cose sconce in pubblico). Ecco la storia. Una storia di passione e sofferenza. All’altra Sua domanda, se mi permette, marzulliana, “le è mai capitato di fuggire da qualcosa che ama ?” le rispondo con un sì e con profonda ammirazione per me stesso, mi permetto di allegare questa frase di Charles Bukowsky : “Lo capiì subito, smisi di cercare la ragazza dei sogni, me ne bastava una che non fosse un incubo”.
mi piace !