Zozzerie

Kant: critica della ragion spuria

Oggi mi ergerò a santone. Sarò il Chuck Norris della vita.
Illuminerò i vostri animi in cerca di conoscenza e scaccerò via le tenebre dalla vostra mente. Sarò il vostro Kant per 5 minuti. Vi liberò dalla schiavitù dei cliché che non vi permettono di constatare il reale stato delle cose.

Il cervello umano dovrebbe fare paura a tutti. Dovremmo temerlo, perché ci porta a vedere, sentire e provare cose
che nella realtà non esistono; anche la  più naturale del mondo, il sesso, viene riempita di parole non dette, illusioni future, significati mistici e associazioni insensate. Se vi dico tavolo penserete legno. Se vi dico palla penserete gioco e se vi dico sesso penserete all’amore. Ma in realtà così come un tavolo può essere costruito interamente in plastica e un pallone può essere usato come salvagente, anche il sesso può esistere senza amore.

E’ un gioco ad incastro in cui entrambe le parti provano, o dovrebbero provare, sensazioni positive. Non c’è nulla di cui vergognarsi, siamo costruiti in modo che questo ci procuri piacere. Sicuramente la società non ci aiuta. La formula “perdere la verginità” depista la nostra mente da ragazzini. Perdere? Chi ha parlato di perdere? Nessuno perde niente. Ci si appropria, si conquista, si raggiunge, si guadagna la propria libertà sessuale.

Il vero significato di essere uomo/donna. Il sesso diventa rosa e a cuoricini perché il nostro cervello li disegna attorno, perché siamo noi che vogliamo convincerci che non stiamo facendo niente di sbagliato, niente di immondo. Come se seguire il normale corso della natura fosse paradossalmente contro natura.

La donna si sente sporca, alla stregua di una prostituta sul ciglio della strada, potrebbe anche accettare del denaro per quanto  ne sa: dignità perduta insieme alla verginità . A quel punto si aspetta solo che Richard Gere si innamori di lei e la redima dal suo stato.

Per l’ uomo questo significa essere entrato nel club dei bastardi senza cuore, diabolici esseri umani poveri di sentimenti che godono nel vedere soffrire dolci donzelle pure e perfette, leggiadre come l’aria interessati solo a privarle dei mille strati di biancheria intima ottocentesca.

Bene vorrei dire qualcosa alle donne: di puro vi appartiene solo il maglione di cashmere invernale. L’unica parte delicata del vostro corpo è la morbida cellulite, soffice come un cuscino. E se guardaste la vostra espressione durante la pubblicità della D&G underwear (sì quella in cui uno strafigo pazzesco fa vedere solo le sue bianche e candide mutandine marcate su un gommone giallo) capireste che neanche i vostri pensieri sono così inviolati. Avete perso la vostra verginità? Cerchiamola! Non prendiamoci in giro, ogni mossa, ogni capello delicatamente sistemato dietro l’orecchio, ogni sculettamento dalla sedia al cestino della spazzatura è calcolato per suscitare “emozione” nell’uomo. Ogni ceretta dolorosissima, ogni mascara da 15 euro è diabolicamente studiato a dovere per ottenere una reazione sessuale. Se lo facessimo solo per amore la maggior parte delle ragazze dovrebbe andare in giro struccata con la tuta in pile, nessuna minigonna, scollatura o parrucchiere. E la bugia “lo faccio per me” raccontatela a voi stesse perché nessuno ci crede più, io “per me stessa” mi lavo, non mi spalmo 2kg di fondotinta ogni giorno.

Agli uomini invece vorrei solo ricordare che la differenza tra un uomo per bene e uno stronzo non è che il primo segue i dogmi dell’astinenza in remissione dei peccati del mondo e il secondo si gode la vita, sta semplicemente nel dialogo e nella chiarezza, nel trovare una ragazza altrettanto disposta a lasciarsi andare sessualmente senza che il suo cervello le imponga l’immagine in abito bianco. Se dopo aver riempito di complimenti una donna, averla riaccompagnata a casa, esservi finti interessati alla struggente storia del coniglietto Puffy morto a causa dei troppi abbracci, riuscite a portarla a letto, non fatevi domande, non incolpate nessuno se avete voglia di scappare subito dopo: sesso e nient’altro, si può.

Il mio cane vuole le mie attenzioni, si ingelosisce quando accarezzo un altro animale, si rotola sul pavimento quando lo guardo, non fa pupù a casa per non farmi arrabbiare, struscia il suo muso peloso contro il mio
braccio per farmi sentire meno triste. Si, lui mi ama. Il mio cane annusa il sedere degli altri cani, quando incontra una femmina della sua specie non la guarda negli occhi sta sempre un passo dietro a lei e non perché la teme, ma perché sempre pronto, in qualsiasi momento, sia che lei mangi o che dorma ad incastrare la sua pertica nel corrispettivo complementare femminile. Sì, lui fa sesso.

A volte si riesce anche a far sì che le due cose accadano in contemporanea (non che il mio cane faccia sesso con me, capiamoci), riuscire a stare insieme fisicamente e mentalmente. Corpo e anima. Quando si è in presenza di una congiunzione casuale di pianeti in cui la Terra è esattamente al novantesimo grado di rotazione.

E se questo fosse Studio Aperto, a parte l’inserimento privo di senso dell’orsetto Knut e delle sue meravigliose avventure (che ci sta sempre bene, ps. il suo addestratore è morto) il servizio finirebbe con un sondaggio :

sesso senza amore, si può?

Ma siamo nel mio articolo e la risposta è: so ‘na sega io!

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About Cosmopolitan

E' un ingegnere, ma non è NERD. E' un bradipo, ma più sveglio. Era una bambina, ma voleva fare il mago. E' uno di quei supereroi che non hanno poteri sovrannaturali. Voleva fare la cavia per esperimenti scientifici per comprarsi una chitarra o una tartaruga, ma non l'hanno presa. NO, non è abbastanza figa per essere Batman, avrebbe potuto essere Minnie, ma odia i bambini. E' la Cosa. Niente poteri. Prende a pugni la realtà. E' convinta di essere divertente e sa sempre tutto prima degli altri, un po' di problemini di pelle secca, ma chi non ne ha? Non sa scrivere, non sa disegnare, non sa suonare, non sa recitare nè creare piccoli attacchi d'arte, ma lo fa lo stesso. In maniera confusa e stravagante incontra gente, la studia e nel suo solito modo allucinato guada il mondo con sprezzante e fintissimo cinismo. Odia i gatti. Ama il potere. In cerca di un trono su cui regnare.
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6 thoughts on “Kant: critica della ragion spuria

  1. Non conosco UNA donna che riesca a separare le due cose, o che dopo una trombata come si deve non voglia essere richiamata! Ma quando parlate siete tutte così avanti, emancipate, sessualmente disinvolte…

    Ci arriverete alla trombamicizia clandestina e (quasi) priva di sentimento, ma non prima del matrimonio.

  2. Non sono d’accordo, E.A. Paul.

    Cioè, sì e no: a noi donne la trombata sana e spensierata piace, il problema non è che poi ci affezioniamo e ci innamoriamo di chiunque ci sollazzi decentemente; semplicemente è difficile che una di noi, alla tenera età di 20/25 anni sia già talmente matura e sicura di sè (e priva di pippe mentali tipo “non sono abbastanza carina!”, “ma cosa faccio se lui si mette così e io cosà?”, “nono io quella cosa non la faccio”, “spegni la luce che mi vergogno”) da fare sesso davvero SENZA pensieri e senza bisogno di conferme personali e sociali.
    Ma a parte questo, che è una mia personalissima opinione, io sono sempre CONTRARIA alle generalizzazioni, si parla di PERSONE, non è una questione di genere.
    E’ molto riduttivo legare certi discorsi a “noi donne” e “voi uomini”.
    Il focus del discorso di Cosmopolitan secondo me non dovrebbe essere su “noi donne siamo disposte a trombare senza impegno”, secondo me questo paradossalmente è di secondaria importanza; ciò che è di primaria importanza è che NON è MAI GIUSTO CONVINCERE QUALCUNO A FARE QUALCOSA CON L’INGANNO. no ai trucchi, no alle prese in giro.
    I maschietti e le femminucce disonesti fanno schifo in egual misura.
    Se volete trombare e basta, siate chiari, non c’è bisogno di promesse: e la trombamicizia, quando riesce senza intoppi, funziona. Se poi all’altra persona capita di innamorarsi da sola, voi non avrete colpe e sarà solo una situazione spiacevole causata da una brutta congiunzione astrale, ma almeno non sarà aggravata dalla meschinità di uno dei due.

  3. ribadisco: VOI DONNE siete incapaci a quel tipo di rapporto (fatte le dovute eccezioni – 10/15% circa), anche mettendosi d’accordo prima; non che non ci siano dei maschietti facili al sentimentalismo post-coito-in-amicizia, ma le percentuali sono praticamente rovesciate. Il discorso è più ampio. Nel dubbio fate come avete sempre fatto: prendetevi un gatto.

  4. non si parla di mettersi d’accordo, ma che vedute ristrette che hai… 😛 si parla di ESSERE ONESTI. e se poi lei ci resta male (o lui, perchè no?), come si dice dalle mie parti “cazzi sua”. Il giovine ragazzuolo DEVE lasciarci decidere se tentare o meno di avventurarci in qualcosa che secondo te è troppo difficile per noi dolci donzelle, tutto qua; e non fingersi il principe azzurro solo per farsi una pippa con un corpo concavo che non sia la sua stessa mano.

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