Lettera 22

L’importanza di Costa Rica – Grecia

 

Uno dei momenti più tristi del calcio moderno: l'ottavo di un Mondiale Costa Rica - Grecia
Uno dei momenti più tristi del calcio moderno: l’ottavo di un Mondiale “Costa Rica – Grecia”

Vi ricordate i bei Mondiali di una volta? Quelli nei quali c’erano sì le squadre materasso, ma poi dagli ottavi si iniziava a vedere il calcio, quello vero. Al Mondiale dei Mondiali, come l’ha soprannominato Sky, hanno fatto molto di più, portando una tra Costa Rica e Grecia ai quarti di finale. Grande, grandissimo merito va a Inghilterra, Italia e Uruguay, incapaci di fermare la corazzata centroamericana. Il resto l’ha fatto il calendario Fifa, facendo uno dei gironi più ridicoli della storia, con ellenici, Costa d’Avorio e Giappone che lottavano per rubarsi un posto tra le sedici squadre più forti al mondo dietro la Colombia.

Al termine dei quindici giorni frenetici destinati alla fase a gironi non mancano le sorprese a questo Mondiale. Fuori le quotate Spagna, Inghilterra, Italia (della quale parliamo qui), ma anche le squadre dal tasso tecnico non male come Bosnia, Croazia, Portogallo, incapaci di sconfiggere il caldo brasiliano ed eliminate da squadre modeste alla vigilia e modeste ma con gran culo oggi. Così Selezioni a cui non si dava un euro come Algeria, Nigeria, Grecia e USA sono agli ottavi.

Nel gruppo A, quello del Brasile padrone di casa, vanno avanti verdeoro e Messico, qualificatosi con merito dopo aver annichilito la Croazia, una delle squadre col centrocampo più forte in circolazione. I centroamericani sfiorano anche il primato nel girone, appannaggio di Neymar e compagni solo per una questione di differenza reti.

Il gruppo B vede una delle squadre apparse più in forma di questo Mondiale, l’Olanda capace di distruggere la Spagna e stradominare il proprio girone terminato a punteggio pieno. Dietro gli oranje c’è il Cile, che approfitta della vine del ciclo spagnolo e di un Mondiale pressoché casalingo per staccare il pass per gli ottavi.

Il gruppo C è quello ridicolo con Colombia più altre tre squadre talmente inadeguate che neanche prendendo i migliori undici di tutt’e tre fai una Nazionale vera. Ma siccome una tra Grecia, Costa d’Avorio e Giappone per regolamento deve andare avanti, gli ellenici ringraziano la follia del difensore ivoriano e conquistano il secondo posto nel girone con un rigore al 92esimo. In teoria gli africani erano i meno inadeguati, ma la Grecia ha già dimostrato che qualità, quantità e fantasia possono tranquillamente essere sostituiti da una gran botta di culo.

Nel gruppo D, quello nel quale c’erano tre squadre vincitori di almeno un Mondiale, passa la quarta squadra, il cui palmarès conta un monopattino vinto con lo zafferano Leprotto e poco altro: la Costa Rica. Seconda piazza per l’Uruguay, che nello spareggio batte l’Italia e si qualifica giusto giusto. Fuori noi e l’Inghilterra, squadra allenata da un uomo che anni fa preferì Pistone a Roberto Carlos.

Il girone E mette a nudo tutti i limiti dell’uomo. I tre arbitri che hanno diretto le gare dell’Ecuador riescono nell’impresa di sbattere fuori la corazzata sudamericana. Ne approfittano Francia e Svizzera, rispettivamente prima e seconda nel girone della vergogna.

Nel gruppo F Leo Messi gioca un quarto d’ora in tre partite e trascina l’Argentina in testa al girone. Nove punti per l’Albiceleste (mia squadra simpatia per questo motivo qui) e quattro gol della Pulce, che segna un gol ogni 3.75 minuti in cui si è mosso. Suicidio della Bosnia, squadra forte davvero ma incapace di battere la Nigeria per demeriti propri e altrui. Passano quindi gli africani e tanti saluti al Mondiale dei Mondiali.

Il gruppo E vede l’eliminazione del Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo. Benché si muova molto di più del suo rivale argentino, non riesce a trascinare quei dieci pellegrini vestiti come lui agli ottavi. Fuori il Portogallo, dentro gli Stati Uniti, arrivati secondi dietro la Germania.

Il gruppo H, quello del Belgio probabile sorpresa del Mondiale, finisce con la probabile sorpresa del Mondiale che domina tutte le avversarie, giocando male e a tratti anche peggio. Ma quando sfidi Algeria, Russia e Corea del Sud è tutto molto più facile. Oltre ai Diavoli Rossi passano anche gli africani, diventato la prima squadra araba qualificata agli ottavi. E continuano a chiamarlo Mondiale dei Mondiali.

I primi due ottavi vedranno due derby sudamericani: Brasile – Cile e Colombia – Uruguay. Mentre nella prima partita il pronostico dovrebbe essere scontato, la seconda sarà molto più equilibrata. La Celeste sarà senza il suo miglior giocatore Suarez, squalificato per nove partite internazionali più quattro mesi senza calcio, dove per senza calcio si intende che non potrà più entrare in uno Stadio neanche con il biglietto in mano. Nel secondo giorno di gironi ci sarà Olanda – Messico: difficile pensare che il Mondiale dei sudamericani continui vista la forma con cui si sono presentati in Brasile i tulipani. Chiude la giornata di incontri una partita di beneficenza, piazzata in mezzo alla rassegna per raccogliere fondi. Costa Rica – Grecia: anche i meno fortunati meritano questi palcoscenici. Francia – Nigeria e Germania – Algeria saranno le partite del terzo giorno di ottavi. L’unica tra le africane ad avere realmente chances di andare avanti sono i francesi. Poche speranze per gli arabi contro la Germania del capocannoniere Muller. Chiudono il programma degli ottavi Argentina – Svizzera e Belgio – USA. Anche in questo caso le squadre arrivate prime nel rispettivo girone sono le strafavorite, ma in un Mondiale in cui uno dei quarti è Costa Rica – Grecia può succedere realmente di tutto.

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About Allorio

Ama lo sport, ma non viene granché ricambiato e, probabilmente, se chiedeste a Lui (lo sport) direbbe che non si sono mai visti. Nasce a Cagliari, dove capisce che a scrivere se la cavicchia, mentre a scrivere stronzate è proprio un fenomeno. Bisogna solo stabilire se è merito suo o colpa della pochezza di Cagliari. Cresce artisticamente a Quartu Sant'Elena e questo di per sé fa già molto ridere. Quasi maschilista, quasi sessista, quasi una persona pessima.
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