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Mangiarsi il fegato per un Oscar

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Qualche giorno fa sono tornato al cinema a vedere quello che, senza ombra di dubbio, è il film più atteso degli ultimi 5 anni (dopo “Vacanze a Gallipoli” e “Nuovo Ordine Mondiale“, ovviamente): “Revenant”, tradotto molto cacofonicamente in italiano con “Redivivo”.
Dopo l’Oscar del 2015, Inarritu aveva dichiarato un progetto molto molto ambizioso: girare una pellicola in cronologico ed utilizzando solo luci naturali; il cast prevedeva due nomi clamorosi: Leonardo Di Caprio e Tom Hardy. Due nomi che facevano dedurre soltanto una cosa: figata atomica mega-spaziale.
Tralasciando il dettaglio che i cinema hanno maggiorato i prezzi solo per questa pellicola e per il film di Zalone (10€ per essere precisi), la sala era stra-piena, probabilmente perché tutti si domandavano come sarebbe stato un film senza luci artificiali e se l’interpretazione di Di Caprio sarebbe stata da oscar.
Per quel che riguarda il lato tecnico il film è perfetto; non bellissimo, ma proprio perfetto. La luce del sole, saggiamente riflessa dalla traslucidità (Trashic vi insegna anche belle parole) della neve, riesce a fornire sempre la luminosità sui volti o sui dettagli principali; probabilmente senza tutta quella neve non si sarebbe potuto girare nessun film, ma fa niente, anche perché quei paesaggi rendono perfettamente l’idea di desolazione e solitudine del protagonista. Moltissimi piani-sequenza, marchio di fabbrica del regista, danno dinamismo e fluidità a momenti in cui non devono essere le parole a parlare (non sono le parole a parlare, ma le persone tramite le parole…lo sappiamo…), ma solo le immagini.
Ultima nota per gli incredibili effetti speciali della pellicola, pochi ma splendidi ed incredibilmente realistici.
Per quel che riguarda gli attori una cosa, per me, tonto come una confezione di sgombro, è chiara: Di Caprio non merita l’Oscar per l’interpretazione; sia chiaro, non sto dicendo che non sia stato bravo, ma il fatto di avere pochissimi dialoghi ed essere il protagonista di una sceneggiatura molto “meh!” (a tratti molto lenta e con scene troppo “boh?”) lo penalizzano. Senza dubbio è degno di nota che si sia preso la bronchite durante le riprese, che non si sia lavato per mesi e che abbia mangiato pesci vivi e fegato di bisonte nonostante sia vegetariano (ma di quelli a cui fanno pena gli animali a meno che non gli proponi una valanga di danaro). Quindi in caso di oscar, sarebbe premiato per le vessazioni più che per l’interpretazione, in cuor nostro sappiamo che non sarà così scontato (chi ha detto Eddie Redmayne?); e il rischio è che continui senza premi la sua inutile e triste vita piena di ville di lusso, fighe astronomiche e conti in banca ad 8 zeri…poveretto! Degno invece della famosa statuetta pelata è Tom Hardy, che ti sta sul cazzo dal primo all’ultimo secondo della pellicola, riuscendo in pieno nel suo intento.
Film che vi consigliamo di vedere al cinema, per godervi in pieno la fotografia e la regia.

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About TmsKING

Tms K.I.N.G. vive una strana doppia identità: di giorno triste studente universitario, di notte si immerge in un universo parallelo cosparso di Machine Head e Trucebaldazzi. Vivendo da solo in questo infausto universo, cerca tramite i suoi articoli di trascinare qualcuno nel suo mondo contorto, per avere compagnia durante l'ascolto di un CD Brutal Metal di qualche band georgiana e godersi una pizza e un film, possibilmente di serie B …
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