Per colpa e merito della diffusione degli smartphone, esistono oggi migliaia di servizi online. Questi servizi sono spesso scollegati tra di loro: per ognuno abbiamo un account e una password, Ognuno ha le proprie API, ovvero un’interfaccia per usare l’applicazione tramite servizi esterni. Ogni volta che scattiamo una foto con il nostro smartphone e poi clicchiamo su “condividi”, compare un menu con tutte le applicazioni che supportano il caricamento dei file e che si sono candidate come app utili alla condivisione.
Ci sono tantissime cose che potremmo fare, se solo i servizi imparassero a parlarsi meglio tra di loro. Ed ecco a cosa serve IFTTT. IFTTT sta per “if this, then that”, ovvero “se (succede) questo, allora (fai) quello”. IFTTT serve a collegare i più usati servizi online e a farli lavorare automaticamente, eseguendo delle “ricette”, semplicissimi algoritmi formati da due istruzioni: se succede una cosa, allora fanne un’altra. Lo slogan è “make the internet works for you” e mantiene le promesse: ti mette nelle condizioni di far lavorare internet per te.
Ad esempio, quante volte vi siete trovati avete dovuto cercare una certa mail con quel determinato allegato, senza ricordarvi l’oggetto della mail? A me basta ricordare il mittente, grazie alla ricetta:
SE <mi arriva su Gmail un’email con allegato>
ALLORA <salva automaticamente l’allegato in una cartella di Google Drive>.
Tutti gli allegati che mi arrivano vengono ordinati in cartelle con il nome del mittente nella mia cartella “attachment” di Google Drive. Per trovare le fatture dei miei acquisti mi basta guardare nella cartella con l’indirizzo di amazon. Oppure: su Feedly, un servizio per organizzare i feed RSS, ho una speciale categoria che contiene tutti i siti e blog che parlano di cose attinenti al mio lavoro. Grazie a IFTTT, ogni volta che qualcuno di loro posta qualcosa sul suo blog, io ricevo un’email da IFTTT con il post completo, senza ansia di dover controllare ogni tanto se qualcuno ha postato qualcosa di nuovo.
Ogni utente di IFTTT può inoltre rendere pubbliche le proprie ricette ed è così che si trovano le funzioni migliori: scoprendo che qualcuno ha risolto il nostro problema prima ancora di pensare che fosse un problema. Un esempio è questar icetta geniale che permette di scaricare automaticamente su Dropbox tutte le foto in cui veniamo taggati su Facebook, anche quelle pubblicate in altri profili e quindi non in nostro possesso.
Sembra complicato ma è semplicissimo e nel giro di niente vi ritroverete ad avere una parte della vostra vita automatizzata e sicuramente molto più comoda.
