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Riassunto della prima giornata

Cazzo guardi?
Cazzo guardi?

Continua la cronaca di Allorio per gli Europei 2012.

Bene, prima giornata di Europei finita. È tempo di fare altro, ma io non ho altro da fare, quindi tiro le somme. Avrei potuto tirarmi qualcos’altro, ho optato per le somme.

“Il livello medio dello spettacolo di questa competizione continentale non è quello che ci si aspettava alla vigilia” avrebbe detto un giornalista. La verità è che ci sono state otto partite, e sette sono state partite brutte, che anche un porno con Tina Cipollari e Strauss Khan sarebbe stato un spettacolino più divertente.
La partita più bella, o meglio la meno pessima, è stata Spagna – Italia. Ma la cosa strana è che non è tutto merito della Spagna. Roba da non credere. Il ct iberico ci ha messo del suo giocando con quattro difensori, sei centrocampisti, salvo poi accorgersi che aveva finito i giocatori da mettere in campo e ha deciso di giocare senza attaccanti, facendo fare bella figura anche a Bonucci. Altro dato incredibile è che l’Italia, per ben 61 minuti, non ha giocato col catenaccio. Poi una volta che Di Natale ha fatto gol è diventata più o meno Cosenza – Real Madrid,  e anche dopo il pareggio della Spagna, l’Italia ha deciso di non andare ad attaccare con più di due uomini, lasciando gli altri nove nella linea di porta. Non si sa mai. Risultato finale: 1-1 e azzurri con il 66% di possesso palla. No, non dà punti, ma fare più possesso palla della Spagna è facile quanto vincere a Napoli al gioco delle tre carte.

Il premio squadra più brutta da vedere se lo aggiudica l’inguardabile Inghilterra, arroccata dietro 92 minuti su 93 contro la Francia. Cioè, finché si fa catenaccio contro squadre fortissime velocissime e levissime, ok. Ma cazzo, il catenaccio contro la Francia è roba da meritare di uscire subito subito. Nell’unico minuto in cui gli inglesi vanno ad esplorare l’altra metà campo arriva il gol. 1-1 finale con dominio francese. “Dominio” e “francese”: parole che nella stessa frase non possono proprio vedersi. Allenatore inglese di cui mi rifiuto di scoprire il nome, ora ti odio almeno quanto odio la Francia

Si aggiudica il titolo di rivelazione della prima giornata la Danimarca, in cui gioca Bendtner, uno convinto che si stia giocando a 1 2 3 stella, e resta immobile nel dischetto del rigore. Grande vittoria della squadra simpatia del Musik  contro l’Olanda di Sneijder, Robben, Van Persie e tanti altri giocatori dal nome famoso. Non impossibile battere una squadra che ha deciso, per statuto, di non tirare mai in porta. Basta segnare un gol e si fa l’impresa.

C’è anche il premio ma non avevate detto alla vigilia che preferivate giocare bene piuttosto che vincere?, che va di diritto alla Germania, perché alla vigilia aveva detto che preferiva giocare bene piuttosto che vincere, salvo poi vincere 1-0 contro il Portogallo giocando come peggio non si potrebbe. Anzi sì, si potrebbe giocare come ha giocato il Portogallo. In quel caso staresti giocando peggio. Ma solo così.

Ultimo premio è impresa più ardua, vinto con pieno titolo dalla Polonia, capace non solo di non vincere contro la Grecia, ma anche di subire il pareggio quando loro, una squadra che prendi su Fifa solo quando vuoi ridere, non stavano nemmeno giocando in 11. Cioè, una squadra che non sarebbe pericolosa neanche se giocasse in 18, rimonta e rischia di vincere giocando in 10, e tra quei  10 c’è l’immancabile portiere brizzolato (in Grecia se vuoi fare il portiere devi essere brizzolato), nonno Karagounis, e Samaras, per distacco il peggior giocatore della storia dello sport. Chapeau Polonia.

Ah, Balotelli non si è fatto espellere, Cassano continua a parlare con la mano davanti alla bocca, qualunque cosa stia dicendo e chiunque abbia davanti, Ibra continua a litigare con qualsiasi cosa gli si pari davanti: compagni, avversari, pali, traverse, arbitri, allenatori, barbabietole da zucchero e il proprio naso.

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About Allorio

Ama lo sport, ma non viene granché ricambiato e, probabilmente, se chiedeste a Lui (lo sport) direbbe che non si sono mai visti. Nasce a Cagliari, dove capisce che a scrivere se la cavicchia, mentre a scrivere stronzate è proprio un fenomeno. Bisogna solo stabilire se è merito suo o colpa della pochezza di Cagliari. Cresce artisticamente a Quartu Sant'Elena e questo di per sé fa già molto ridere. Quasi maschilista, quasi sessista, quasi una persona pessima.
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