Il mondo quando avevo otto anni io c’era ancora nonno. Il mondo quando avevo otto anni Roberto Baggio era il re del mondo e il telefonino era un grosso mattone per ricchi. C’era il Bagaglino in prima serata e mamma e papà erano belli e forti. Era uscito Trainspotting ma non potevo capirlo e Jack mi sembrava che potesse anche starci…
Categoria: Trashic
Thy Catafalque – Naiv
Nel mio girovagare in cerca di musica, mi capita ultimamente di ri-ascoltare band che in passato avevo denigrato o evitato, per gusti musicali all’epoca diversi e poco aperti verso musica “diversa” da quella a cui erano abituate le mie orecchie. Una di queste band, in passato evitate, è appunto “Thy Catafalque”: una band ungherese che avevo già ascoltato nel 2016…
Giuseppe Casa su Trashic Magazine #4 – La carriera di un malato
Una delle domande più frequenti che vengono poste a un autore è la seguente: Da dove prende ispirazione per i suoi racconti? Noi di Trashic Magazine rivolgiamo la stessa domanda a Giuseppe Casa. “Intanto, non parlerei d’ispirazione, non mi sento ispirato da nulla. Sono assolutamente incapace di trovare ispirazione in alcunché, c’è molta lettura dietro a quello che scrivo, e quando…
Batushka – Raskol
Immaginatevi di pubblicare un album in pochissime copie e di ritrovarvi in un paio d’anni ad essere una delle band più richieste del genere Metal estremo. Poi immaginate di vedere tutto il vostro successo sparire nel nulla, così, all’improvviso. Com’è possibile? Vi chiederete voi. Ebbene, i motivi per cui ai Batushka è accaduto esattamente questo sono due. Ma partiamo dall’inizio…
Giuseppe Casa su Trashic Magazine #3 – HF-SbF5
Terzo appuntamento con Giuseppe Casa. State leggendo e ci arrivano molti riscontri, ma ci sono sempre delle critiche da parte di chi magari non è abituato a leggere storie in cui il tema della violenza è quello predominante. Ma sentiamo l’autore. “È molto difficile, per un autore, rispondere a chi lo critica senza sembrare petulante, sulla difensiva o addirittura violento. Io stesso…
Giuseppe Casa su Trashic Magazine #2 – zona rossa
Abbiamo avuto parecchi feedback positivi sul primo racconto “La porta”, ma qualche lettore ha lamentato difficoltà di comprensione, qualcuno l’ha trovato addirittura un po’ troppo filosofico, ermetico o nichilista. Prima di pubblicare il secondo racconto quindi volevamo parlare di questo con l’autore. Ecco la sua risposta: “Un racconto non é una funzione algebrica da risolvere perchè poi tutto torni chiaro…
Grand Guignol Orchestra – Pensees Nocturnes
Mi capita ultimamente di cercare musica sempre più strana e contorta. Questo mi porta, nella maggior parte dei casi, a concentrare la mia attenzione su quelli che sono i “piccoli recensori” del tubo, in particolare quelli che si concentrano su un genere e tutte le sue derivazioni. Grazie a questo mio “metodo di ricerca” mi sono imbattuto in uno degli…
Giuseppe Casa su Trashic Magazine
Aspettavamo l’occasione giusta per riaprire i battenti. Dopo mesi di silenzio abbiamo avuto la possibilità di collaborare sulla media distanza con un autore che da sempre ci piace e disturba. Abbiamo colto al volo l’opportunità e la sfrutteremo per portare contenuti più forti e maturi. Apriamo con Giuseppe Casa quindi, ed una serie di racconti che usciranno senza troppa fretta a…
LA MADRE DI EVA, Silvia Ferreri – NEO. Edizioni
La madre di Eva è molte cose: una lettera d’amore e sensi di colpa, il primo romanzo di Silvia Ferreri, e un forte pugno allo stomaco. Leggerlo è stato semplice e arduo allo stesso tempo, scritto bene, si divora, ma il suo contenuto, lo spirito, le immagini a volte son così prepotenti che si ha la necessità di prendersi una…
STORIA MINIMA, Matteo Fais, Robin Edizioni – “Un vero romanziere oggi, è trattato come una volta si trattavano gli ambasciatori di cattive notizie”
Nietzsche scrisse “Dinnanzi a chi volesse fare delle questioni morali materia di studio si aprirebbe ormai un immenso campo di lavoro”. É quello che fa Matteo Fais, senza darlo a vedere, condensandolo nelle duecentotré pagine di “Storia Minima”, attaccando e criticando tutto quello che c’è da criticare in quest’universo senza fascino in cui siamo costretti a vivere. Un mondo climatizzato,…
LA CASA DI JACK di Lars Von Trier è la Divina Commedia scritta da Nietzsche
Lars Von Trier ha diretto un altro trattato sui risvolti filosofici della psiche umana. La risposta alla domanda: cosa accade se un essere umano che non possiede fondamenta emotive, sociali, empatiche tende al superuomo nietzschiano? Stando a Von Trier potrebbe diventare un serial killer. E stando al pieno di documentari sui serial killer che sto facendo su Netflix, tutto sembra dargli ragione.…
Pantomima – Doremillaro (SB) Recs.
Tipicamente, quando si vuol parlare di musica per “intellettuali”, o per “persone che ne capiscono”, il primo genere che viene in mente è il jazz, perché possiede canoni e regole altamente complesse persino per musicisti molto esperti. È un genere apprezzato da pochi di solito, e capito da ancora meno persone (tra cui i fasulli intellettuali che dicono di amare Baudelaire, ma che…
Vinpeel degli Orizzonti, Peppe Millanta, NEO. Edizioni
Certe cose accadono solo in dialetto. Altre non possono che accadere solo in posti precisi. Dinterbild è un luogo strano: a metà tra un paesino di immaginazione Felliniana e il villaggio Gallico di Asterix e Obelix. In questa dimensione che sembra immaginata dal Terry Gilliam di Tideland si muove Vinpeel: un bambino che guarda il mare e ci vede tutto ciò…
“Sulla Mia Pelle” era necessario?
È difficile parlare di un film legato ad una storia vera occupandosi dell’opera e non del suo contenuto: è equilibrismo ma ci provo. Mentre guardavo, cresceva in me la voglia di aprire un dibattito: qual è il valore artistico ed assoluto di “Sulla Mia Pelle”? È possibile separarlo dal suo ontologico messaggio di denuncia? Non so quanto siano appropriati, ma i riferimenti cinematografici di genere…
MASSCULT & MIDCULT; Macdonald, Gambino, Beyonce, Signorino
Questa non è una vera e propria recensione, quindi partiamo dalla fine e cioè dal testo di Umberto Eco che chiude questo bel saggio del 1968: “Masscult e Midcult” di Dwight Macdonald (tradotto da Mauro Maraschi per la nuova edizione di “Piano B”). In questo epilogo troviamo ad un certo punto un riferimento al critico di professione ed al rischio che questo si costruisca,…