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INTRODUZIONE AL MONDO, Idolo Hoxhvogli

Vidi un film con Paul Giamatti, “Cold Souls” (credo mai arrivato in Italia) in cui il protagonista (Paul Giamatti as Himself) è un attore che per eccesso di sfumature e sfaccettature nella propria anima, dovute all’esperienza acquisita in decenni di recitazione e quindi di eterogenea impersonificazione, decide – per evitare struggimenti, stress e tensioni – di rimuovere chirurgicamente l'”amigdala” in cui l’anima risiede. E conservarla, in banca, finalmente a cuor leggero. Senza un pensiero che sia uno.

Cosa c’entra? direte voi. C’entra eccome, perché l’ introduzione al mondo di cui parla Hoxhvogli si avvicina molto a quello che ho appena raccontato: fare tabula rasa, regredire allo stato più elementare dell’intelletto, omologarsi alle sovrastutture Orwelliane da Bagaglino che ci soggiogano.
Beata ignoranza. Diciamo.

Introduzione al mondo è un libro di prose brevi e taglienti su una società spazzatura che ormai supera qualunque proiezione negativa. C’è ben poco da salvare: la disillusione forse, è l’unica arma a nostra disposizione. E il cinismo non è più un crimine.

Attraverso l’allegoria sfrenata, la metafora spesso dai toni fiabeschi e moraleggianti, tra citazioni alte e disegni distopici “Introduzione al mondo” racconta uno scenario grigio, una terra che non merita redenzione in quanto complice della sua stessa ineluttabile caduta.

E’ un testo di violento pessimismo.
Lo straniero è un nemico. Punto. Non c’è da chiedersi altro.
L’infanzia è l’unico bocciolo di speranza: possiede candore, indipendenza di giudizio ma non può che soccombere presto, dilaniata dai colpi di una realtà crudele soffocata dall’ ipocrisia.

Hoxvogli descrive una antonomastica cittadina  in cui l’Allegria bombarda i timpani attraverso Altoparlanti disposti secondo schemi precisi: per colpire al meglio una popolazione sazia di allegria come oche da foie gras in batteria.
E’ tutto chiaro nella mente dell’autore. Ordini e disposizioni di una dimensione soffocante, imponente, dove tutto è già furbescamente predefinito e tremendamente immobile.

Ogni pagina può, deve, essere letta e riletta, per cogliere (dopo la comprensione del messaggio) ogni parola e sfumatura. Hoxbohgli ama il dettaglio.
Introduzione al mondo è un opera cattiva, senza scrupoli, l’autore – giustamente – non prova alcuna pietà per un meccanismo burocratico e sociale (il nostro) che ne viene fuori a pezzi, deriso.
Si può lottare contro tutto questo rischiando esilio,isolamento e incomprensione o introdursi -piacevolmente- al mondo a patto di cancellare un po’ di sé.
E’ un po’ come la storia “pillola rossa/pillola blu“.
A voi la scelta.

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About E. A. Paul

Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, E.A.Paul si trovò trasformato in Enrico Beruschi
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