Recensioni

L’ultimo lupo mannaro

17 euri (troppi) ben spesi: “L’ultimo lupo mannaro” di Glen Duncan, è il caso editoriale del momento; un libro dove sangue, humour, erotismo, horror, filosofia e poesia si mescolano perfettamente a creare un equilibrio nero che non stanca mai.

Le pagine volano via una dopo l’altra, e non c’è un attimo di noia, col colpo di scena sempre pronto a saltare fuori da un rigo all’altro.

… e poi successe quello che successe.

Ero scettico; i libri di questo genere sono da categorizzare come letteratura di serie B, ma le critiche positive, prima tra tutte quella di NICK CAVE (che diciamolo non è proprio l’ultimo arrivato), mi hanno convinto a comprarlo e a spendere ben 17 euri, diciassette (calcolando che per quanto mi riguarda la spesa massima è di 2€ cad. nelle edicolette in zona piazza Repubblica@Roma, è stata una pazzia).

La storia è quella di Jake Marlowe, raffinato licantropo stanco di vivere (nonchè ultimo della sua specie), tutto dedito all’introspezione psicologica e ad un sano edonismo. Nuove azioni, nuove informazioni, nuovi personaggi lo porteranno a dare una sferzata (e una sterzata) all’inerzia che lo sta per trascinare verso una morte certa e attesa per mano del “wocop”.

Il licantropo, WULF, è una presenza demiurgica che muta gli eventi e affina le capacità di Marlowe, la mutazione è descritta nei minimi particolari, il dolore è empatico e protagonista degli eventi al pari di tutti gli altri.

E’ sottinteso che non si tratta di un libro di genere, non è un opera per appassionati di licantropia e affini, ma un operazione letteraria per gli amanti del noir del pulp e dello humor nero, per gli altri non è d’obbligo ma è consigliabile astenersi.

Vi lascio con la minirecensione di Nick Cave, che basta e avanza …

“Un romanzo magnifico,
sexy e sanguinoso,
splendidamente costruito
e pieno di suspense,
che va oltre i generi
per creare qualcosa
di inebriante e unico.”
Nick Cave
Se ti piace questo libro, consigliamo anche “Il monastero dei lunghi coltelli” di Douglas Lindsay
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About E. A. Paul

Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, E.A.Paul si trovò trasformato in Enrico Beruschi
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