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Italia – Croazia

Cassano rimorchia dopo una partita
Cassano rimorchia dopo una partita

Mettere le mani avanti è un esercizio che piace moltissimo alla stampa italiana. Prima della partita contro la Spagna si diceva: “è importante vincere, ma potrebbe bastare anche un pareggio. Tuttavia anche in caso di sconfitta nulla sarebbe compromesso”. Un modo elegante per dire: “fate il cazzo che volete, qui diremo che ve la siete giocata a viso aperto e siete usciti a testa alta”. A partita finita e col pareggio bello in saccoccia, i giornalisti italiani andavano in giro festanti per le strade di Cracovia a regalare ottimismo e a comprare televisori alla Mediaworld al grido “Io ci credo!”. Poi però si sono ricordati che non era un’amichevole, che il pareggio, anche se conquistato contro la squadra più forte della storia, vale un punto sempre e comunque e che c’erano altre due partite da giocare. Potenzialmente due figure di merda. E allora riecco qui lo sport nazionale: mettere le mani avanti.
È bastato che i croati vincessero contro l’Irlanda , roba non esattamente fantascientifica visto che l’Irlanda è la squadra-materasso del girone, anche con Trapattoni in panchina, e subito sono diventati loro i fenomeni d’Europa. Adesso tutti a dire: “abbiamo pareggiato contro la Spagna, ora però ci tocca la Croazia”. Che è un po’ come sentire: “Hai appena eseguito alla perfezione Le Quattro Stagioni di Vivaldi, ora però arriva il difficile: fischiettare Tutti vogliono viaggiare in prima di Ligabue”.
Per chi non lo sapesse, la Croazia è arrivata a questo Europeo come seconda nel girone vinto dalla Grecia. La Grecia è una squadra che, nel girone più ridicolo della storia dell’Europeo, ha fatto un pareggio e una sconfitta, e non ha ancora affrontato i più forti. Poi la Croazia, come seconda, ha fatto lo spareggio contro la Turchia, non proprio spareggio impossibile. Ha un solo giocatore forte, Luca Modriç, che non è né Messi né Cristiano Ronaldo. Poi ha quattro giocatori bravi: Ćorluka, Jelavic , Srna, e Peresic. Si stesse giocando a calcio a 5 capirei la preoccupazione, ma è calcio con 11 giocatori, quindi per forza di cose l’allenatore croato ne deve mettere altri sei in campo. Sei è più di metà squadra. Più di metà squadra è composta da gente mediocre, per non dire scarsa.
L’Italia ha già dimostrato di poter giocare bene e per battere la Croazia basta giocare benino. Se si pareggia contro la Croazia è perché si è giocato male, se si perde è perché non si è giocato.
Morale della favola: per non perdere domani basta giocare. E, cazzo! siete andati in Polonia e Ucraina apposta.

Allorio


Di seguito i pronostici della squadra di Trashic Magazine. Ricordiamo che chi ci azzecca vince un vibratore di Musik. Anale. Usato.

Malva: Non so cosa farà l’Italia, so solo che se i calciatori sono in forma come me con l’esame di chimica siamo fritti! In ogni caso la speranza è l’ultima a morire!

Cosmopolitan: La Croazia, ufficialmente Repubblica di Croazia, è uno stato dell’Europa centrale con una popolazione pari a quattromilioniquattrocentonovantaquattromi… ma so ‘na sega io della Croazia! So solo che se Cassano truppicando* mentre il portiere croato si assicura che ci sia un numero pari di fili d’erba, riesce a segnare un goal ed esultando dichiara il suo amore segreto per Cecchi Paone. Mi commuoverò come per la scena finale de “Le avventure di Fievel”**.

Musik: 2-1 per la Croazia e l’Italia che esce a testa altissima (ma chiunque cammina a testa alta, quando ha un palo su per il culo)

TmsKing: Non mi fido di una nazione che ha dato il suo nome ad un capo di abbigliamento. Si vince, ma sudando tanto

NightDriver: 1-0, 1.1, 3-1, poco importa il risultato finale, basta che segni l’Italia: voglio rivedere il ragazzo che, durante la proiezione della scorsa partita in un’aula universitaria, dopo il gol di Di Natale è salito sui banchi e si è buttato in mezzo ai tifosi a mo’ di stage-diving

Clandestino: Io voto per un gol della Croazia, almeno il divertimento è assicurato . Come risultato dico un 2-1 o 3-1 per noi.

Bubastra: Boh, l’importante è che Cassano prenda legnate. U.U

Otto Volante: Un’Italia che vede la speranza di qualificazione perché ha pareggiato una partita e quindi è figa. La Croazia sara’ decisiva, talmente decisiva che Balotelli, quando si ritrovera’ al 23 esimo del primo tempo davanti al portiere (di nuovo) da un assist al bacio di Nocerino, vedrà di nuovo la Madonna. Un’apparizione trascendentale, si imbambola davanti alla palla, si inginocchia, la prende con le mani e rinvia dicendo “Vincerà la Franciaaaaa!”. Bonucci uscirà dal campo diretto al primo tabacchino aperto (esistono i tabacchini in Polonia) per scommettere. Buffon dirà “son soldi miei ci faccio quello che voglio” e farà una statua di soldi di un cane che lecca il palo. In tutto ciò la Croazia prenderà un palo. Uscirà Balotelli in stato catatonico, entrerà De Sanctis. A questo punto l’arbitro dirà: “ma io volevo fare la ballerina” e ci sarà uno spettacolo di danza classica in cui Cassano indicherà tutti i “froci” e la Croazia in tutto ciò… non segnerà. Visto che l’ultima volta che abbiamo battuto la Croazia era nel ’92, perchè dobbiamo batterla dopo 20 anni? Finirà 0-0. Alla faccia del tipo che esulta a ogni goal di Di Natale.

Faffo: Io non ho ancora capito che campionato si disputa

Signor D: Io non so di cosa discutete, ma se volete un pronostico, ITALIA – CROAZIA è ‘na passeggiata de sangue !!

E. A. Paul: Non ci sono Boban, Suker, Rapaic e Prosinecki. Vinciamo 2-1. Ma non azzeccando bollette dal lontano 2003 (e da minorenne non potei nemmeno riscuotere) non ci scommetterei del danaro.

Marshall: Vuoi conoscere il vero nome di tuo nonno? Invia “Nonno” al 4088

*truppicare = perdere l’equilibrio ed evitare di cadere, arrancando e muovendosi similmente al ballo dalla steppa.
** Fievel Toposkovich NON è un’attaccante della Croazia

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About Allorio

Ama lo sport, ma non viene granché ricambiato e, probabilmente, se chiedeste a Lui (lo sport) direbbe che non si sono mai visti. Nasce a Cagliari, dove capisce che a scrivere se la cavicchia, mentre a scrivere stronzate è proprio un fenomeno. Bisogna solo stabilire se è merito suo o colpa della pochezza di Cagliari. Cresce artisticamente a Quartu Sant'Elena e questo di per sé fa già molto ridere. Quasi maschilista, quasi sessista, quasi una persona pessima.
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