Recensioni

VIOLENZA DOMESTICA, Paolo Gamerro


Dopo il romanzo Milano Horror, Paolo Gamerro torna con Violenza Domestica, una raccolta di racconti in formato ebook in uscita in questi giorni per Lahar Magazine.

Di violenza ce n’è davvero parecchia, nuda e cruda, descritta con abbondanza di dettagli ed elegante nonchalance. Racconto dopo racconto, la penna di Gamerro non indora e non nasconde nulla, espone lo schifo e il marcio. L’intenzione è puramente descrittiva; non è importante il perché o il come, non ci sono infanzie spezzate, traumi o shock vari a segnare i protagonisti e a spingerli a votarsi al male. Sono entità che agiscono, irrazionali. Gamerro porta le loro azioni su carta, senza indagare oltre. Inutile almanaccare: la narrazione della violenza non è il tramite per una qualche forma di denuncia sociale, nè tantomeno semplice esercizio di stile. E’ violenza e basta, una violenza che dobbiamo avere il coraggio di guardare, anche se ci sporca gli occhi e i pensieri, perché è attorno a noi e perché, semplicemente, è.

L’autore con la freddezza del chirurgo affetta e seziona questa massa di carne in decomposizione, ce la mostra, ce la sbatte in faccia. E’ parte del nostro mondo, non c’è bisogno di cercarla chissà dove: è nella quotidianità, nelle scuole, nella tv, nei social network, negli adolescenti come nei vecchi.

E’ nei protagonisti del primo scioccante racconto, I Nichilisti, la storia di tre giovani votati ad una burgessiana Ultraviolenza cieca e imparziale, spietati, liberi da qualsiasi freno: “ogni mercoledì si esce ad ammazzare, succede quello che succede”.

E’ nei disumani preadolescenti di “Ragazzate”, tredicenni imbottiti di alcool, droghe e reality show, che, con inconsapevole candore, giocano con la morte.

E’ nella triste patina di sporco di “Una come tante”, una tangibile patina di mortificazione che inevitabilmente vi resterà appiccicata addosso.

Anche le (rare e isolate) anime pure che incontrerete in queste pagine, lo studente di “Triste ma vero”, la ragazza di “L’ultimo”, così simili a me e voi, non potranno che rimanere schiacciate dal destino di un’umanità ormai irrimediabilmente condannata.
“Violenza domestica” è una lettura per stomaci forti, che non lascia qualcosa in più, anzi: ci scaraventa, impietosa, nei nostri più oscuri vuoti interiori.

SU LAHAR MAGAZINE “VIOLENZA DOMESTICA” di Paolo Gamerro in FREE DOWNLOAD 

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About Bubastra

Bubastra nasce assurdamente paranoica e una volta adulta... rimane esattamente così. Ritardataria in ogni momento della sua vita, importante e non, ama camminare senza calpestare i bordi dei sampietrini e su di lei il suono del phon ha lo stesso effetto del Valium. Mentre passa le sue serate barboneggiando nelle piazze insieme a individui balordi ma amabili, sogna una carne sintetica, nuovi attributi e un microchip emozionale.
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