GNAM! Apri e divora: è un menù degustazione, 11 portate. Porzioni piccole, eccellenti, selezionate dallo chef per ottenere il tour gastronomico più vario possibile all’interno di una certo range di sapori. Alla fine se proprio vuoi c’è anche spazio per il gelato. Perfetto.
Ora con le metafore di carattere enogastronomico anche basta. Perché lo GNAM! è “solo” onomatopea da fumetto, come era CRACK! suo fratello. E la bocca che fa GNAM! (e la botta che fece CRACK!) è solo un invito ad inventare e non un filo rosso.
La copertina è da sola un’opera d’arte, per formato, colore e qualità di stampa, come del resto ogni singola tavola di questo volume. “Se qualsiasi altro oggetto di consumo facesse a meno di una cura estetica o di una ricerca tecnica nell’essere all’avanguardia, lo ignoreremmo. Penso alle sneaker, ai palmari, alle automobili e accessori vari che fanno un largo impiego di ottimizzazione sul design, sulle forme e sulla tecnologia. E allora perché non il libro.” (da IL MUCCHIO – intervista a cura di Andrea Provinciali)
Tutto è curato nei minimi dettagli da Maurizio Ceccato che ha setacciato in lungo e in largo alla ricerca dei suoi autori: sul web e fisicamente durante gli eventi di scouting dal vivo B comics. Serate come il B comics UNPLUGGED del 27 Maggio
Supereroi e cani superpop. Misteri caldi e pionieri affamati. Spaghetti e retini siderali.
Topi, Formiche e prescelti che forse è anche meglio di no. Poldo e il noir. Questo l’all you can eat di GNAM! Ogni portata un mondo completamente diverso. Ed ogni mondo a modo suo annichilisce.
Qualche tempo fa avrei parlato di Ceccato come di un bravo Mecenate che si circonda di fumettisti di talento ai quali dona consigli, mezzi, e un po’ di sé. Ma qualcuno più in gamba di me giorni fa ha scritto “[…]il mecenatismo, ammettiamolo, è un superbo incidente della storia. Il mecenatismo è soltanto un episodio. Peraltro spesso è un episodio equivoco. L’autonomia invece è e rimane povera e bellissima.” (da Hic Manebimus Optime – editoriale di Gianfranco Franchi sul Mangialibri). Lì si parlava di critica letteraria, ma ecco che leggendo poi alcune interviste di Ceccato a proposito del mondo B comics tutto ha iniziato ad avere più senso. Quindi se non è mecenatismo quello della B comics allora è autarchia.Semplice passione per la cellulosa, la grafica, l’estetica che diventa azione.
Se non è mecenatismo è affrancamento dall’editoria paracula e opportunità per chi ha talento di partecipare alla bellezza; è un laboratorio itinerante, impresso su carta pregiata.
“Il mio incentivo è di fare a meno del freno a mano. Spingere la storia e il segno di ognuno al massimo della potenzialità, magari ancora inespressa che quel segno, quella storia e l’autore possono dare” (da IL MUCCHIO vedi sopra)
B comics è l’arte che torna ad essere oggetto fisico e azione.
Perché se pdf killed the paper star, il digitale ci rende apatici.
Le tavole, ribadisco, sono tutte meravigliose. Le storie, i tratti, le atmosfere sono molto diverse tra loro; per questo GNAM! è una raccolta eterogenea che ha come unico filo rosso “l’Eccellenza”. L’estrema cura del dettaglio estetico.
GNAM! è un catalogo d’arte. 11 opere da ammirare e 12 artisti da seguire (Margherita Morotti + Cammello, Francesco Caporale, Emanuele Giacopetti, Roberto Grossi, Maurizio Lacavalla, Lorenzo Mo’, Mattia Moro, Simona Pace, Emanuele Racca, Spugna, Cecilia Valagussa). Un vernissage direttamente a casa vostra senza la scocciatura della fila al buffet. E senza la prosopopea da vecchia de Roma Nord del “vernissage”.
Una istantanea del fumetto italiano. Un oggetto da collezione. Una factory gialla. Un pezzo d’arte. Un calcio in culo. Un morso in faccia. GNAM!